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Weltanschauung

Un caso tedesco: Goebel IMS

Luca Forno – Arsenale Editrice – Verona – 2018 – ISBN 978 – 887743 – 4159

CONTINUITA’ CONTIGUA

Nel mondo occidentale del terzo millennio la riconversione industriale o la reindustrializzazione sono tappe decisive per mantenersi agganciati alla tradizione e alla necessità economica del “fare”, del produrre oggetti utili o anche superflui purché commerciabili. La sfida è produrre sempre meglio, è una sfida prevalentemente tecnologica, è la sfida del “mai come noi nessuno prima”. Molto spesso per resistere e rilanciare la scommessa con il futuro la vecchia fabbrica viene dismessa: gli spazi vengono abbandonati nella peggiore delle ipotesi o riciclati per usi commerciali o residenziali nelle circostanze migliori. Poi c’è una terza ipotesi: demolire tutto e ricominciare daccapo, a partire proprio dal contenitore che dovrà ospitare le produzioni future. A volte la terza soluzione è inevitabile: alcuni vecchi stabilimenti non sono in grado di accogliere impianti che l’aggiornamento tecnologico impone.

Luca Forno nel suo ultimo libro fotografico, della serie che illustra le aziende dell’ormai decisamente eclettico gruppo Coeclerici, racconta una storia un po’ diversa di riconversione industriale, una storia, per così dire, di continuità nella contiguità. E’ la storia della Goebel IMS di Darmstadt, in Germania, azienda che produce quelle macchine di cui di solito si fatica a immaginare l’esistenza perché nell’immaginario comune sono così lontane dal prodotto finito da risultare quasi invisibili in un impenetrabile mondo parallelo. Goebel IMS produce taglierine bobinatrici per il taglio di carta e cartone, film plastico e alluminio, carte per sigarette e materiali per imballaggio dei prodotti alimentari che finiscono ogni giorno sulle nostre tavole.

Prendere in considerazione l’idea che esista un rapporto di causa-effetto tra le macchine rotanti raffigurate da Luca Forno e un quarto di pollo nella sua vaschetta da supermercato è già di per sé un’impresa difficile. Ma è ancor più sorprendente scoprire – grazie ad altre immagini della carrellata in rigoroso bianco e nero – la storia “architettonica” dell’azienda che realizza queste bobinatrici. Il corpo centrale della fabbrica è lo stesso delle origini ottocentesche, un’opera realizzata in mattoni, ad ampie campate, con i lucernai che disegnano il profilo iconografico dello stabilimento tipo, con quell’andamento a zig zag che sempre uscito dalla matita di un bambino.

Ma proprio accanto alla struttura più antica, la modernità evidentemente preme e nella fotografia sapiente di Luca Forno – dove la cura del dettaglio è decisiva oltre che davvero sorprendente – sembra quasi voler compenetrarsi con il suo passato fisico, architettonico e anche ideale. Così, in un fine gioco di linee geometriche nette che si sfiorano e s’incrociano, si dipana un racconto di tradizione, di progresso, di sviluppo, di umano ingegno e di insostituibile lavoro manuale: sia sotto le antiche volte della fabbrica sia negli ambienti degli edifici adiacenti, quelli più moderni, nel segno appunto della contiguità architettonica nella continuità storica dell’azienda.  Insomma se qualcosa si trasforma, il resto alla Goebel IMS pare si mantenga molto bene…

 Roberto Orlando – Torino 

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